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Le nuove conoscenze acquisite in campo neurofisiologico hanno aperto la strada ad un modo tutto nuovo di concepire la cura di se stessi, intesa ormai non solo al  miglioramento delle  qualità estetiche e delle performance  fisiche.  L'Edonismo  degli anni  '80 è ormai lontanissimo e la celebrazione della bellezza fine a se stessa batte gli ultimi colpi, poiché sembra essere assorbita all'interno di una nuova visione della cura del sè, quella che  mira soprattutto all' empowerment, cioè ad un miglioramento delle proprie capacità emotive e cognitive. Attualmente l'uomo è alla ricerca di un equilibrio interiore, di un'approccio olistico per la risoluzione  delle situazioni stressanti, e di conseguenza luoghi come le spa, le palestre ed i centri estetici di vecchia concezione si vedono costrette ad adeguarsi  alla nuova domanda.

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Foto  di Francesco Moretti 

A che pro sperare di diventare più belli e prestanti se poi la vita ci trova impreparati e deboli ad affrontare le sfide sociali e emotive?  Tale richiamo è avvertito da tutte le categorie sociali : lavoratori, pensionati, studenti.

Si tratta di un fenomeno molto simile a quello che si sta  verificando nel mondo della progettazione architettonica, dove i facili consensi per le forme libere e trasgressive delle archi-star lasciano il posto al crescente apprezzamento verso una nuova funzionalità, che pone il benessere psicologico e fisico dell'occupante al primo posto rispetto ai virtuosismi di stile.

Assistiamo quindi ad una trasformazione dei servizi dedicati alla salute del corpo per l'adeguamento alla nuova utenza che riconosce l'imprescindibilità del benessere fisico da quello sociale, mentale e spirituale.

 

Questo spiega il successo del lancio, al Salone del Mobile 2016 , di un nuovo prodotto, che pur destinato alle Spa ed ai centri di Bellezza e Benessere tradizionali, si presenta come una integrazione di idee innovative tali da poter rivoluzionare l'organizzazione del quotidianità in diversi contesti.

Zero Body (prodotto da Starpool S.r.l.) è il nome di un lettino per il rilassamento sfrutta gli effetti benefici del galleggiamento legati alla deprivazione sensoriale e che sono ormai noti in letteratura scientifica. Negli Stati Uniti sono già numerosi i centri che offrono servizi simili a questo, ed ogni anno la città di Portland ospita la "Float Conference" per promuovere la pratica e favorire la formazione di una grande comunità fatta di ricercatori, produttori e gestori dei centri dedicati. 

 

Gli effetti del galleggiamento consistono in una risposta di rilassamento, e cioè una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico: il ritmo cardiaco diminuisce, la pressione arteriosa diminuisce, il ritmo respiratorio rallenta, e a catena una serie di altri effetti che sono diametralmente opposti a quelli indotti dalla risposta da stress, che attiva maggiormente il sistema nervoso simpatico. Le condizioni favorevoli indotte pertanto dal galleggiamento e dalla attenuazione della stimolazione sensoriale, attraverso anche una illuminazione adeguata, favoriscono l’induzione di stati mentali contemplativi, quali la mindfulness. Tutto ciò viene facilitato con l'offerta congiunta di un'applicazione/guida (Nu Relax - prodotto da Neocogita S.r.l.), la quale aiuta a scegliere e a seguire, passo passo, i diversi percorsi meditativi. A seconda delle esigenze personali si può optare per un percorso che favorisce uno stato di completa calma o di stabilità,  oppure ci si può predisporre ad uno stato mentale creativo e brillante.

Il design è semplice ed essenziale: il materasso ad acqua è riempito in modo da neutralizzare  al massimo la sensazione del proprio peso, per simulare appunto la sensazione di galleggiamento. Inoltre la differenza di temperatura tra il proprio corpo e l'elemento di appoggio viene quasi annullata per ridurre al minimo la percezione del proprio corpo e migliorare  l'efficacia a livello neurofisiologico. Si evita pertanto il contatto diretto del corpo con l'acqua, con conseguente vantaggio di consentire questa  pratica rilassante in diversi contesti, anche quelli lavorativi,  in cui il fattore tempo è molto importante.

Non sottovalutiamo le conseguenze sociali che la  tendenza di tale pratica potrebbe avere in futuro, specialmente se il servizio si apre indistintamente a tutti (si pensi ad uffici, edifici istituzionali, che mettano questo servizio a disposizione dello proprio organico). Si ritornerebbe al vecchio concetto delle terme romane. e cioè di luogo pubblico che offre a chiunque impianti igienico-sanitari  di ultima generazione.

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Giusi Ascione

Architetto abilitato dal 1992, LEED Green Associate, con un’esperienza decennale all’estero presso studi di progettazione internazionali (Burt Hill, EMBT/ RMJM, Forum Studio/Clayco). Rientra in Italia nel 2008 per avviare ABidea, dedicato alla progettazione e al retrofit. Nel frattempo presta consulenza presso Proger Spa, NeocogitaSrl, collabora con il GBCItalia. Consulente architetto per spazi rigeneranti e formatore di CFP per architetti, è coinvolta anche in attività di ricerca interdisciplinare centrata sulle relazioni tra il comportamento umano e lo spazio costruito. (EBD - Environmental Psychology)