Verde o Blu: che colore ha la nostra anima?

La sensazione di piacere legata a qualsiasi nostra esperienza percettiva trova sempre spiegazione nella assonanza degli stimoli subiti con i fenomeni o elementi della natura. Riproduzioni astratte quali i frattali ci affascinano per la loro analogia  con gli alberi ed il semplice rumore della pioggia ci fa indugiare su un'azione per lo stato di improvvisa quiete che riesce ad infondere. Queste constatazioni ci trovano più o meno tutti d'accordo e la stessa ricerca ci conferma che,  in determinate circostanze, siano sempre le aree cerebrali addette al piacere (nucleus accumbens) ad attivarsi. 

Foto di N. De Pisapia

Foto di N. De Pisapia

Ma quando si cerca di spiegare il perché di questa nostra propensione, l'unica risposta ci viene fornita dall'ipotesi biofilica. Tale ipotesi, che rimane tale,  parte dal concetto che gli esseri umani siano geneticamente predisposti a sentirsi affiliati alla natura perché è in essa che si sono evoluti nel lungo tempo trascorso dalla loro comparsa. Gli ultimi 10.000 anni di progresso civile, con conseguente antropizzazione dell'habitat, nulla possono contro l'influenza dominante dei milioni di anni vissuti da semplice animale superiore in continua lotta per la sopravvivenza.  Anche quando i ricercatori hanno messo a confronto i ruoli che hanno i diversi tipi di capitale (umano, sociale, materiale e naturale) sulla valutazione del proprio livello di benessere,  ne è risultato che è sempre il capitale naturale a vincere su tutti.

Ma qual è l'ambiente naturale a cui si fa riferimento ? Inaspettatamente, nonostante "green" sia l'appellativo più usato per le diverse iniziative ambientaliste ed ecosostenibili, il paesaggio acquatico vince alla grande il confronto con il paesaggio verde dei boschi o delle praterie.

Copertina libro

Copertina libro

L’autore del libro "Blu Mind", Wallace J. Nichols, non ha dubbi a riguardo, e riporta diverse ricerche che spiegano come mai la presenza dell'acqua sia determinante nelle valutazioni di un luogo, sia esso per la scelta di una vacanza o di un acquisto di un immobile. Il mare, ma anche i laghi ed i fiumi, ci offrono occasioni di interazione che coinvolgono tutti i nostri sensi: l'effetto "sparkling" dei riflessi dell'acqua in movimento,  il rumore  "rosa" delle onde, la possibilità di toccare l'acqua e rinfrescarsi, l'assenza/presenza di odori e sapori, ci pongono di fronte ad una esperienza ricca come nessun'altra. Un tuffo nell'acqua ci dà la possibilità di vivere l'elemento da ogni punto di vista - da sopra e da sotto - e, soprattutto, cambia la percezione del nostro corpo e del suo peso. Infine, più importante di tutti, lo specchio d'acqua ci restituisce la luce blu del cielo, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del nostro metabolismo. 

La multisensorialità è un aspetto importantissimo della nostra vita: ogni esperienza è un orchestra di sollecitazioni dei diversi sensi, anche quando non ce ne accorgiamo. Sarebbe difficile avere una giusta ed identica percezione di un fenomeno se improvvisamente venisse a mancarci un senso. Il grado di piacevolezza di una situazione mentale e fisica non  dipende solo dalla qualità delle sollecitazioni, ma soprattutto dalla loro armonia e dalla ricchezza del coinvolgimento sensoriale: in questo l'acqua  ci offre un'esperienza unica.

L'associazione dell'acqua al colore blu fa sì poi che la preferenza ricada anche su questo colore piuttosto che su quello verde "concorrente". Gli uomini tutti, sia di genere maschile che femminile, preferiscono il colore blu, anche se esso è raramente presente in natura viva: sono pochi i fiori blu, specialmente se si esclude la sfumatura del violetto, e tra gli animali si contano per lo più farfalle e qualche uccello. 

Nonostante il colore blu possa a volte assumere un significato macabro, poichè collegato all'idea di un corpo senza vita, è l'idea di bello, pulito e calmo, strettamente collegato all'acqua,  ad essergli generalmente attribuita.Guai, però, a tradire quest'aspettativa: l'acqua deve essere blu, o al massimo avvicinarsi ad alcune gradazioni di verde, e mai presentare rifiuti o altre tracce di inquinamento. Gli effetti negativi  a livello psicologico sarebbero enormi, poichè verrebbero annullati, se non ribaltati, gli effetti rigeneranti che i paesaggi d'acqua generalmente offrono.(1)  Ma questo, si sa, vale anche in molti altri casi.

NOTE
(1) K. J. Wyles, S. Pahl, K.Thomas, R.C. Thompson
Factors That Can Undermine the Psychological Benefits of Coastal Environments. Exploring the Effect of Tidal State, Presence, and Type of Litter. Environment and Behavior, July 3, 2015

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Giusi Ascione

Architetto abilitato dal 1992, LEED Green Associate, con un’esperienza decennale all’estero presso studi di progettazione internazionali (Burt Hill, EMBT/ RMJM, Forum Studio/Clayco). Rientra in Italia nel 2008 per avviare ABidea, dedicato alla progettazione e al retrofit. Nel frattempo presta consulenza presso Proger Spa, NeocogitaSrl, collabora con il GBCItalia. Consulente architetto per spazi rigeneranti e formatore di CFP per architetti, è coinvolta anche in attività di ricerca interdisciplinare centrata sulle relazioni tra il comportamento umano e lo spazio costruito. (EBD - Environmental Psychology)